INDAGINI DIRETTE: COSA SONO E QUANDO VENGONO USATE
L’aspetto principale dell’attività dell’investigatore privato consiste nella ricerca e nell’acquisizione di prove valide e con rilevanza giudiziaria a supporto dell’indagine commissionata dal cliente.
A tal proposito le indagini possono essere classificate in due macrocategorie: le indagini dirette e le indagini indirette.
In questo approfondimento tratteremo delle indagini dirette così che anche il lettore possa avere chiara la fattispecie.
Sono atti di “investigazione diretta”, gli atti nei quali l’attività si svolge direttamente su persone e cose, come possono essere il luogo del reato o il soggetto indagato o accusato, e consistono: nell’osservare, fissare ed evidenziare con precise metodologie tutto ciò che presenta la circostanza in esame in specifica attinenza con il fatto per cui si opera.
Sono quindi “dirette” le attività di investigazione che vengono svolte dallo stesso investigatore, tramite la sua azione diretta sul campo, con l’obiettivo di raccogliere prove.
E’ ovvio specificare, quindi, che le prove acquisite tramite indagine diretta sono quelle che hanno maggior peso in giudizio trattandosi di prove, appunto, dirette.
Gli strumenti utilizzabili per acquisire queste prove possono essere i più disparati come: appostamenti, pedinamenti, fotografie, registrazioni ecc…
Uno degli aspetti più critici dell’attività investigativa, anche diretta, è quella della validità delle prove che vengono acquisite. A tal proposito rimandiamo all’articolo (link) dove trattiamo in maniera più approfondita questo delicato aspetto a cui dedichiamo ora solamente un accenno. Grande attenzione deve essere riservata al rispetto della normativa sulla privacy nell’acquisizione del materiale probatorio ai fini della validità dello stesso. Proprio per tale ragione consigliamo sempre di rivolgersi a detective professionisti in possesso della licenza e delle autorizzazioni necessarie.
Vale la pena citare, in quanto spesso sottovalutato dai clienti, la liceità delle indagine svolte dagli investigatori privati in ambito penale con l’obiettivo di smentire una sentenza di condanna.
Spesso l’acquisizione di prove viene considerata perlopiù al fine di dimostrare la scorrettezza dei comportamenti di un soggetto mentre, talvolta, ha grande rilevanza anche per la fattispecie opposta.
Un soggetto che è stato ingiustamente condannato può infatti affidare all’investigatore privato l’acquisizione di prove valide in giudizio atte a scardinare la tesi dell’accusa che ha portato il giudice alla sentenza di condanna. Tali prove possono essere acquisite in qualunque momento e possono rendere possibile la Revisione della sentenza di condanna.
Il codice di procedura penale prevede, infatti, l’istituto della Revisione quale mezzo straordinario di impugnazione, proponibile avverso sentenze di condanna ormai passate in giudicato, quando sopravvengono nuove prove o altre circostanze idonee a dimostrare l’innocenza del condannato. Proprio perché idonea a stravolgere il giudicato, la revisione è esperibile senza limiti di tempo, a differenza degli altri mezzi di impugnazione.
La richiesta di Revisione può essere considerata ammissibile solo quando gli elementi posti alla base della domanda possano portare al proscioglimento del condannato. Devono quindi essere elementi di prova decisivi e di grande importanza giudiziale che sono quindi nella stragrande maggioranza dei casi prove acquisite tramite indagini dirette.
Questa casistica appena spiegata deve essere considerata come un esempio delle finalità per cui può valere la pena incaricare un investigatore privato anche a scopi difensivi.
Per tutto quanto fin qui esposto è evidente che lo svolgimento di indagini dirette non è semplice come può sembrare, i limiti in cui muoversi sono molto ristretti e l’acquisizione di una prova non valida può segnare in negativo il risultato di un procedimento giudiziale. Come spesso faccio coi miei clienti ci tengo quindi molto a sottolineare l’importanza del professionista cui deve essere affidata l’indagine, che deve avere know how ed esperienza tali da permettergli di tutelare gli interessi del cliente.