Concorrenza sleale e spionaggio industriale: concetto, scopi e metodi di indagine
Una delle fattispecie di illecito che ci capita sempre più spesso di indagare riguarda i comportamenti di concorrenza sleale messi in atto da dipendenti e soci.
Si tratta, purtroppo, di una categoria di illecito in costante aumento da un punto di vista statistico e che può riguardare dipendenti di ogni livello; ci è capitato di indagare sia su dipendenti che ricoprivano posizioni apicali in azienda ma anche su semplici operai.
Per approfondire partiamo dalla definizione di questa fattispecie che è descritta è disciplinata dagli artt. 2598-2601 del Codice Civile e nell’ art. 2105 del Codice Civile, dove si fa divieto al dipendente di trattare affari per conto proprio o di terzi, in concorrenza con il datore di lavoro e altresì di divulgare notizie attinenti all’organizzazione e ai metodi di produzione dell’impresa, o farne uso in modo da poterle arrecare pregiudizio.
Le casistiche tipiche riguardano tutti quegli atteggiamenti e violazioni messe in atto al fine di danneggiare e trarre di vantaggio nei confronti dei propri concorrenti come:
- l’imitazione del marchio
- la contraffazione del marchio
- l’utilizzo del marchio altrui
- l’imitazione di un prodotto
- la denigrazione di un concorrente (ovvero diffondere notizie sui prodotti e/o sull’attività di un concorrente, idonei a determinarne il discredito)
- la contraffazione di un brevetto
- la concorrenza parassitaria
- lo sviamento di clientela (quando un concorrente sottrae in modo illecito le risorse dall’impresa e quindi anche la clientela)
- la violazione di una clausola di esclusiva
Gli imprenditori spesso si rivolgono ad agenzie investigative per ottenere un obiettivo duplice: verificare se qualcuno sta già vendendo informazioni riservate, brevetti, progetti o strategie della società e impedire che questo possa accadere nuovamente in un prossimo futuro.
Il risultato porterà l’imprenditore a intraprendere due diverse tipologie di azioni nei confronti del dipendente: la prima sarà ovviamente un’azione di contromisura, per evitare che lo spionaggio industriale (o i tentativi in questo senso) porti effettivi danni alle politiche commerciali dell’impresa, la seconda azione potrà essere rivolta a prendere provvedimenti giudiziali direttamente nei confronti del dipendente scorretto.
Come professionisti quando indaghiamo casi di concorrenza sleale e spionaggio industriale siamo consapevoli che si tratta di casi particolarmente delicati e spesso di difficile soluzione.
Il nostro obiettivo è sempre quello di consegnare all’imprenditore un report di indagine che sia in grado di sciogliere i dubbi e di portare prove concrete a supporto delle conclusioni del documento.
Come professionista voglio riportare la mia esperienza e posso affermare che, purtroppo, nella maggior parte dei casi che ci vengono affidati i sospetti dell’imprenditore vengono confermati. Ci è capitato anche di intervenire quando la situazione era ormai compromessa e il know-how aziendale era ormai stato divulgato.
In tal senso invito tutti coloro che sospettano di un comportamento illecito da parte di un proprio dipendente a contattarci per un primo incontro gratuito e senza impegno così da inquadrare il caso e valutare insieme l’eventuale opportunità di svolgere un’indagine a tutela dell’azienda.