INDAGINI ASSICURATIVE
Uno dei reati più comuni e che investighiamo con maggiore frequenza riguarda il reato di frode assicurativa.
L’articolo 642 del Codice Penale definisce la frode assicurativa come: “Chiunque, al fine di conseguire per sé o per altri l’indennizzo di una assicurazione o comunque un vantaggio derivante da un contratto di assicurazione, distrugge, disperde, deteriora od occulta cose di sua proprietà, falsifica o altera una polizza o la documentazione richiesta per la stipulazione di un contratto di assicurazione è punito con la reclusione da uno a cinque anni.”
L’obiettivo dell’indagine è quello di tutelare il patrimonio delle compagnie assicurative. Da un punto di vista legale per configurarsi il reato di frode assicurativa è necessaria la presenza di due soggetti:
- Soggetto attivo: Truffatore, colui che vuole frodare ed incassare il denaro che l’assicuratore eroga a titolo di risarcimento.
- Soggetto passivo: La compagnia assicurativa che viene “truffata”
I soggetti attivi mettono in atto determinate condotte definite dalla legge e dalla giurisprudenza come, a titolo esemplificativo:
- Dispersione, deterioramento, distruzione od occultamento di cose di sua proprietà;
- Causare a sé una lesione personale (finta o reale) o aggravarne le conseguenze;
- Falsificare o alterare una polizza o altro documento per la stipulazione di un contratto di assicurazione;
- Falsificazione o alterazione di elementi di prova o documentazione relativi al sinistro;
- Denuncia di un sinistro mai accaduto.
Il ruolo dell’investigatore, una volta ricevuto l’incarico da parte della Compagnia di assicurazioni, è quello di attestare la veridicità di un evento, di una dichiarazione, del contenuto di un documento, dell’entità dei danni dichiarati dall’assicurato.
Le attività che svolge un investigatore sono diverse e di diversa natura.
Un’attività pressochè indispensabile in ciascuna indagine è quella del rintraccio dei vari soggetti coinvolti, al fine di ottenere una dichiarazione di quanto accaduto.
Molto importante (ma non sempre possibile purtroppo) è anche poter fare un sopralluogo sul luogo dell’incidente, in modo da verificare la reale dinamica degli eventi ed effettuare delle foto e dei rilevamenti.
Se possibile, poi, l’investigatore ottiene e analizza i documenti redatti dalla Pubblica Autorità (solitamente si tratta di documenti delle Forze dell’Ordine o di referti medici) .
Una volta raccolta la documentazione, l’investigatore ne valuta la coerenza in relazione alle dichiarazioni rilasciate dall’assicurato, della documentazione sanitaria, dei verbali e di tutto ciò che può essere utile ai fini dell’indagine.
L’obiettivo finale è quello di consegnare all’agenzia assicurativa un report di conclusione delle indagini con dettagliate tutte le prove acquisite e le conclusioni a cui è giunto. Tale report viene solitamente affidato all’ufficio legale della Compagnia Assicurativa che, in caso di illecito, può provvedere a contestare all’assicurato l’apertura del sinistro o valutare la querela ai sensi dell’articolo 642 del Codice Penale come accennato sopra.
Come Veneta Investigazioni collaboriamo in maniera continuativa con diverse Compagnie Assicurative e ci troviamo spesso a dover confermare le perplessità delle stesse relativamente all’apertura di sinistri “sospetti” da parte dei propri assicurati.
Concludo l’approfondimento ricordando che se siete alla ricerca di un’agenzia investigativa con esperienza in questo settore non esitate a contattarci per un primo approfondimento conoscitivo.